L’artroscopia dell’anca: da promessa a solida realtà.

L’artroscopia dell’anca: da promessa a solida realtà.

L’artroscopia è una procedura chirurgica che permette al medico di avere una chiara visione dell’interno di un’articolazione. Essa è di aiuto sia per la fase diagnostica sia per guidare il gesto chirurgico e curare una patologia.

L’affinarsi delle tecniche artroscopiche di base ha permesso di estendere il trattamento artroscopico a molte patologie dell’anca.

L’artroscopia dell’anca è stata una delle più importanti novità nel campo della chirurgia ortopedica mini-invasiva degli ultimi 20 anni, e rappresenta tutt’ora un settore ricco di interesse per le continue novità e la pubblicazione di studi sempre più completi a riguardo.

hip art

Anatomia

L’anca è un’articolazione che assomiglia a un giunto sferico. La parte concava è formata dall’acetabolo, che fa parte del bacino. La parte convessa (sferica) è costituita dalla parte più alta del femore, la testa del femore.

La cartilagine articolare ricopre le due parti, concava e convessa, creando superfici che permettono alle ossa di scivolare reciprocamente con bassissimo attrito.

L’acetabolo è contornato in periferia dal cosiddetto labrum, o cercine acetabolare, fatto di robusta fibrocartilagine. Il labrum forma una specie di guarnizione intorno alla parte concava ‘sigillandone’ quasi ermeticamente il contatto con la testa del femore e contribuendo alla stabilità dell’articolazione.

anca mod

Quando è consigliato sottoporsi ad una artroscopia dell’anca

Lo specialista può consigliare un’artroscopia dell’anca nei casi in cui il dolore, provocato da un problema all’anca, non risponde al trattamento non chirurgico. Questo comprende generalmente il riposo, modificare il tipo di attività fisica,  la terapia farmacologica e/o infiltrazioni che possono ridurre l’infiammazione e migliorare la lubrificazione dell’anca. L’infiammazione è una normale reazione a una lesione o a una malattia. Un’articolazione lesionata da un trauma o da una malattia, l’infiammazione provoca gonfiore, dolore e rigidità.

L’artroscopia dell’anca può risolvere i sintomi di molte condizioni che danneggiano il labrum, la cartilagine articolare o altri tessuti che circondano l’articolazione. Il danno articolare può dipendere da un trauma, o da microtraumi ripetuti nel tempo, così come da varie problematiche di natura ortopedica come:

  • Impingement (o conflitto) femoro-acetabolare (FAI). Consiste nella non perfetta congruenza articolare dovuta alla presenza di osso in eccesso o sul versante acetabolare o sul versante femorale
  • Displasia. È un problema che consiste principalmente in un acetabolo poco profondo che, tra le altre cose, rende il labrum particolarmente suscettibile di lesioni.
  • Anca a scatto. Consiste nello sfregamento di un tendine contro l’articolazione durante il suo normale movimento. Nella maggior parte dei casi è una situazione innocua e non dolorosa e non richiede alcun trattamento. Talvolta il tendine si rovina col tempo e lo scatto può diventare doloroso, in questi casi può essere consigliato il trattamento artroscopico.
  • Sinovite. Si tratta dell’infiammazione del tessuto che racchiude l’articolazione, detto membrana sinoviale.
  • Corpi mobili. Sono dei frammenti di osso o cartilagine (o entrambi) che si staccano dalle strutture che compongono l’articolazione diventando mobili al suo interno.
  • Infezione.

Prima dell’intervento

La visita ortopedica è fondamentale per intraprendere un corretto percorso che possa portare ad una diagnosi precisa. È importante, al di là del problema strettamente ortopedico, valutare lo stato di salute complessivo e identificare qualunque problema possa interferire con le procedure peri-chirurgiche.

Prima di avviare le procedure per l’intervento bisogna informare il medico di ogni problema di salute e dei farmaci di cui si fa uso abitualmente. È possibile che alcuni di questi farmaci debbano essere sospesi o modificati.

Generalmente, una persona in buona salute può essere sottoposta a un’artroscopia dell’anca con un ricovero di breve durata (1-2 notti). Solitamente il paziente viene sottoposto agli esami prericovero e alla visita anestesiologica 1-2 settimane prima del ricovero.

Nella maggior parte dei casi un’artroscopia dell’anca viene eseguita in anestesia generale o spinale. Il tipo migliore di anestesia può dipendere da molte variabili e solitamente viene stabilito dall’anestesista in accordo con il chirurgo assecondando, quando possibile, la preferenza del paziente.

Procedura Chirurgica

L’intervento inizia mettendo in trazione l’arto inferiore. In questo modo la testa del femore si allontana leggermente dalla concavità acetabolare per permettere al chirurgo di introdurre gli strumenti necessari per eseguire l’intervento (vedi la figura sotto).

Dopo aver applicato la trazione, il chirurgo fa una piccola incisione (circa 5 mm) sull’anca per l’introduzione dell’artroscopio. Grazie all’artroscopio il chirurgo può guardare l’articolazione al suo interno e identificare eventuali lesioni.

Gli altri strumenti vengono introdotti attraverso altre piccole incisioni (generalemente 1 o 2) a seconda delle necessità. Per esempio è possibile:

  • regolarizzare lesioni del labrum o ripararle
  • asportare l’osso in eccesso se è presente un impingement femoro-acetabolare
  • rimuovere corpi mobili o tessuto sinoviale infiammato
  • detensionare il tendine del muscolo ileo-psoas nel caso di un’anca a scatto

La durata della procedura dipende da ciò che si trova durante l’artroscopia e dal tipo di intervento che ne consegue.

Cross section of hip joint with femoral head moved out of socket. Cartilage lining socket is damaged. Synovium lining joint is inflamed. Arthroscopic instruments are in joint near top of socket. Closeup of arthroscope tip inside joint with shaver removing
Illustrazione di un’anca in distrazione con sinovite.

Complicanze

Fortunatamente le complicanze dell’artroscopia dell’anca sono poco comuni. Naturalmente ogni tipo di chirurgia riguardante l’anca è gravata da una certa percentuale di complicanze. Nel caso dell’anca le complicanze consistono in particolare nella lesione di nervi o di vasi ad essa adiacente o della stessa articolazione. Il tipo di trazione che bisogna esercitare per portare a termine la procedura può stirare alcuni nervi e si può avere una sensazione di intorpidimento nel postoperatorio, ma in genere questa si risolve spontaneamente.

Sebbene sempre possibile, il rischio di infezione è molto basso (come del resto per tutte le procedure artroscopiche), così come anche il rischio di trombosi.

Convalescenza

Solitamente si può essere dimessi dall’ospedale il giorno dopo dell’intervento. Nella maggior parte dei caso è possibile camminare con un carico quasi completo e con l’uso delle stampelle.

Riabilitazione

Il tipo e i tempi della riabilitazione dipende dal tipo di intervento che è stato eseguito. Nella maggior parte dei casi sono necessarie le stampelle per 1-2 settimane. Per le procedure più impegnative questo periodo si può prolungore fino a 1-2 mesi.

Per un recupero ottimale viene consigliata la fisioterapia assistita, in cui il fisioterapista aiuta ad eseguire gli esercizi che permettono di riprendere la mobilità e la forza.

Risultati a lungo termine

Nella maggior parte dei casi dopo un’artroscopia dell’anca si ritorna alla piena attività fisica, senza particolari limitazioni. Il recupero dipende dal tipo di danno che presenta l’anca al momento dell’intervento.

In alcuni casi è necessario modificare le proprie abitudini per proteggere l’articolazione nel tempo. Per esempio può essere necessario limitare o evitare gli esercizi ad alto impatto (come correre) per preferire le attività a basso impatto (come nuotare o andare in bicicletta).

È bene sapere che in alcuni casi, il danno può essere irreversibile e la procedura può non dare i risultati sperati.

Sviluppi Futuri

L’artroscopia ha aiutato i medici a comprendere meglio i problemi relativi all’anca. Le migliorie tecniche evolvono continuamente e si prevede che l’artroscopia dell’anca svolgerà un ruolo sempre maggiore nella diagnosi e nel trattamento dei problemi relativi all’anca.

 

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