Infiltrazioni

TERAPIA INFILTRATIVA: CURARE SENZA LA CHIRURGIA

INFILTRAZIONE DELLE ARTICOLAZIONI:

Un’articolazione, come il ginocchio, l’anca o la spalla, può essere sottoposta a infiltrazione per svariati motivi.
Le patologie più comuni sono l’artrosi, le artriti reumatiche e i problemi che colpiscono la cartilagine.
Le sostanze di più comune utilizzo sono l’acido ialuronico e i farmaci cortisonici (spesso associati ad anestetico locale).

L’ACIDO IALURONICO lubrifica e, in un certo senso, aiuta la cartilagine a svolgere il suo ruolo principale, quello di dissipare gli attriti. Quindi, in un articolazione dove la cartilagine è danneggiata, il suo uso è molto spesso raccomandato. Si è osservato, inoltre, che l’acido ialuronico nel medio termine ha anche una serie di effetti benefici all’interno dell’articolazione, quale per esempio quello di ridurre la concentrazione di molecole dell’infiammazione e di enzimi che degradano la cartilagine. Inoltre, non essendo un farmaco (è infatti classificato dall’AIFA come dispositivo medico), gli effetti indesiderati sono estremamente rari.

I CORTISONICI che si usano per via infiltrativa hanno un potente effetto antiinfiammatorio e spesso risolvono i sintomi in maniera rapida ed efficace.
Recentemente però sono stati messi in cattiva luce per il fatto che è stato visto che il loro uso prolungato può impoverire le cartilagini della loro componente cellulare. Tuttavia un uso parsimonioso rimane raccomandato anche dalle grandi società scientifiche, soprattutto nei casi in cui vi è la necessità di ‘spegnere’ lo stato infiammatorio di un articolazione.

Oltre a queste due sostanze ‘storiche’, nella terapia infiltrativa hanno fatto ingresso numerose altre sostanze, quali l’OZONO (o meglio una miscela di ossigeno-ozono), il COLLAGENE e i POLINUCLEOTIDI, il PRP (plasma ricco di piastrine), le CELLULE STAMINALI del tessuto adiposo addominale e altre.

Ognuna di queste tecniche ha i suoi pro e i suoi contro. A dispetto di facili entusiasmi che ogni novità può suscitare su questo argomento, bisogna ricordare che non esiste una ‘panacea’ valida per tutto.
Il piano di trattamento più efficace è quello che parte da una comprensione approfondita del problema da affrontare. Esso quindi può variare molto in base alla patologia e alle caratteristiche del singolo paziente.

TRATTAMENTO DEI DIFETTI DI CARTILAGINE CON CELLULE STAMINALI DAL GRASSO ADDOMINALE

Rappresenta una delle novità più attrattive degli ultimi 15 anni nel campo della terapia infiltrativa. Questa tecnica consiste nel prelevare tessuto adiposo dall’addome e sottoporlo a un processo di frammentazione e filtraggio che permette di isolare un liquido ricco di cellule ad azione rigeneratrice.

Scopo di questa tecnica è, teoricamente, quello di rigenerare cartilagine laddove essa è carente. Poiché l’artrosi è una patologia che si caratterizza principalmente per l’usura cartilaginea, essa rappresenta il campo di utilizzo principale di questa tecnica.
Buoni risultati sono stati riscontrati nelle artrosi lievi e moderate, dove c’è ancora del tessuto cartilagineo ‘ricettivo’ per questo tipo di trattamento.

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