Gli interventi di protesi all’anca e al ginocchio sono tra gli interventi più eseguiti al mondo. Tanto che ciascuno di noi può trovare tra i propri conoscenti o parenti, più o meno lontani, qualcuno che vi si è sottoposto. Generalmente si tratta di persone che hanno superato da tempo la mezza età, ma esistono anche situazioni particolari.
Infatti, non di rado, l’anca e il ginocchio possono essere colpiti da patologie infantili o da gravi traumi per incidenti stradali o infortuni sul lavoro. A volte è proprio l’artrosi, una patologa che il sentire comune relega all’età avanzata, a manifestarsi precocemente. Se poi consideriamo le patologie meno comuni l’elenco si allunga a dismisura.
Sono tutti problemi che possono causare gravi malfunzionamenti di queste due articolazioni, così importanti per la qualità della nostra vita quotidiana. Tra i sintomi che si manifestano ve ne è uno in particolare, e non ci piace affatto: il dolore.
Molti sono i trattamenti non chirurgici che vengono proposti dai vari operatori sanitari che se ne occupano. Sono e rimangono i trattamenti da preferire per i soggetti giovani. Ma cosa fare quando questi non hanno più efficacia? Si può pensare a una protesi? E se sì, qual è l’età giusta per una protesi?
Ebbene non vi è una singola risposta. O meglio, vi è una singola risposta per ogni persona interessata. La risposta migliore è quella che meglio risponde al bisogno di salute di ogni singola persona. La ‘personalizzazione’ del trattamento è ancora una volta la scelta giusta.
Proviamo a fare un paio di esempi.
- È possibile che un quarantenne venga sottoposto a una protesi d’anca? La risposta è: dipende! Se l’artrosi dell’anca determina un grave deterioramento della sua qualità di vita e non vi sono altri trattamenti non chirurgici in grado di rimediare, allora sì, può essere decisamente il caso.
- Una lieve artrosi del ginocchio può giustificare una protesi in un soggetto di mezza età che non si è sottoposto ad altri trattamenti? Sicuramente no. Oggi l’offerta è talmente ampia che molto probabilmente è possibile ritagliare una soluzione non invasiva ‘su misura’.
Un altro argomento da prendere in considerazione quando si affrontano scelte di questo tipo è la durata media di una protesi e la possibilità di re-intervento futuro. Tuttavia, grazie al miglioramento delle soluzioni chirurgiche e dei materiali, il peso di questo argomento sulla decisione di sottoporsi a una protesi d’anca in età non avanzata si è molto ridimensionato, mentre sempre più importante è l’impatto della specifica patologia sulla qualità di vita.
In conclusione, se la domanda è ‘qual è l’età giusta per una protesi?’, non vi può essere una sola risposta.
Ogni caso va valutato nella sua unicità. Un approfondito colloquio con il proprio ortopedico di fiducia è sempre un ottimo punto di partenza per sciogliere dubbi e affrontare con serenità il proprio specifico percorso di cura.